Funivia Gran Sasso d’Italia.
Stazione sciistica Campo Imperatore

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Il Centro Turistico Gran Sasso Spa

Una vista mozzafiato

La stazione osservativa di Campo Imperatore si trova nell’omonimo altopiano in provincia dell’Aquila ad una quota di 2150 m s.l.m., il più alto osservatorio professionale sul territorio italiano.  L’Osservatorio opera in particolare con tecniche mirate allo studio di transienti, cioè di sorgenti che appaiono improvvisamente oppure che modificano la loro luminosità nel corso del tempo. Tra i programmi di questo tipo citiamo l’attività svolta nell’ambito del consorzio internazionale WEBT (WHOLE E Earth Blazar Telescope) che ha come obbiettivo lo studio dei meccanismi di variabilità di una particolare categoria di nuclei galattici attivi   ( AGN) chiamati blazar, caratterizzati da forti e rapidi incrementi di luminosità generalmente della durata di poche ore. Da molti anni, utilizzando il telescopio infrarosso AZT , l’Osservatorio di Campo Imperatore contribuisce alla raccolta dati su questi sorgenti. Recentemente anche il telescopio Schmidt, grazie alla rapidità di risposta ed alla possibilità di lavorare anche a basse elevazioni sull’orizzonte, ha fornito dei dati utili per WEBT. Atro progetto di rilievo è Exorcism dedicato allo studio nelle lunghezze d’onda ottiche di infrarosse di una nuova classe di stelle chiamate Exors. Le Exors sono stelle di pre-sequenza principale, ovvero in formazione, che mostrano dei repentini aumenti di luminosità anche di molte decine di volte, per periodi di decine di giorni e con una cadenza di alcuni mesi.  A queste attività, tipicamente definite di monitoraggio, se ne affiancano altre che per la loro natura sono legate piuttosto ad eventi improvvisi e non prevedibili. In questi casi è importante che la strumentazione impiegata possa operare in tempi brevissimi e sia caratterizzata da un ampio campo di vista ed una grande sensibilità, come il telescopio Schmidt. Anche questo tipo di attività ha una lunga tradizione all’Osservatorio di Campo Imperatore e si sviluppa dalle prime osservazioni di controparti di Gamma Ray Burst (GRB) avvenute nei primi mesi deln1997. Piu recentemente le stesse attitudini sono al centro dell’attività di ricerca di controparti visibili di eventi di onde gravitazionali. Dal 2015 gli interferometri per onde gravitazionali installati negli Stati Uniti d’America (LIGO) e in Italia ( VIRGO) sono riusciti ad individuare l’eco gravitazionale di eventi estremamente energetici che avvengono nell’universo. A seguito dell’arrivo di un nuovo segnale, è necessario che telescopi a grande campo e alta sensibilità scandaglino le aree di cielo indicate alla ricerca di una qualche nuova sorgente. Solo quando tale sorgente viene individuata è possibile puntarla con gli strumenti di maggiore dimensioni (e minore campo di vista) per conoscere dettagli come ad esempio la composizione chimica o l’ambiente nel quale avvengono. Il telescopio Schmidt dell’Osservatorio di Campo Imperatore è stato ottimizzato proprio per questa attività che riesce a condurre con grande efficienza, osservando fino a 100 gradi quadri di cielo in una sola notte. Una ulteriore attività a Campo Imperatore è in ambito planetologico. Fin dagli ultimi anni 90 lo Schmith è stato impiegato per la ricerca, lo studio e la caratterizzazione fisica di oggetti Near – Earth ( NEO), piccoli corpi del sistema solare che si avvicinano o intersecano periodicamente l’orbita terrestre risultando potenzialmente pericolosi per il nostro pianeta.

TELESCOPIO AZT-24  Presso la stazione Osservativa di Campo Imperatore, a 2150 m di quota, si trova il telescopio AZT-24. Il telescopio è un riflettore da 1,1 m di apertura, ed è utilizzato per ricerche nel vicino infrarosso. La camera infrarossa utilizza un rilevatore di radiazione sensibile in questo intervallo spettrale; mantenuta a temperature criogeniche ( – 198 ° C) e sottovuoto attraverso un sistema completamente automatico. Questo strumento rappresenta l’unica possibilità sul suolo nazionale di osservare nelle bande infrarosse.  L’AZT 24 è utilizzato fra gli altri progetti, per lo studio delle Supernovae, delle stelle variabili e dei Nuclei Galattici.

TELESCOPIO “ SCHMIDT” –  Il telescopio Schmidt fu installato a Campo Imperatore nei primi anni 60 ed iniziò a lavorare utilizzando le lastre fotografiche. Alla fine degli anni 80 fu provvisto di un sistema di puntamento compiuterizzato e di una CCD per l’acquisizione delle immagini. Lo specchio primario ha un diametro di 92 cm, con una focale molto corta che porta ad una risoluzione spaziale di circa 112.4 arcse/mm e che accoppiato alla attuale CCD consente di osservare circa 1.3° quadrati di cielo. Questo grande campo di vista permette la ricerca di asteroidi e di controparti ottiche di molti fenomeni astrofisici di grande interesse, come i lampi di raggi gamma e, recentemente, delle sorgenti di eventi di onde gravitazionali.

DIDATTICA E DIVULGAZIONE – L’Osservatorio di Campo Imperatore mette a disposizione le competenze dei propri ricercatori per visitatori, con lo scopo di divulgare con esperienza diretta, i travolgenti avanzamenti della ricerca scientifica in astrofisica. La stazione osservativa è aperta alle visite di gruppo e riceve ogni anno alcune migliaia di persone. Le visite sono pianificate insieme al personale dell’ OAR e prenotate inviando una mail a commerciale.ctgs@ilgransasso.it .

In inverno non è possibile raggiungere l’Osservatorio con la propria automobile, è necessario prendere la funivia del Gran Sasso d’Italia con partenza da Fonte Cerreto (Assergi).

Giardino alpino botanico Vincenzo Rivera

Le meraviglie della natura

Il Giardino Botanico Alpino di Campo Imperatore è localizzato lungo il pendio meridionale di Monte Aquila sul versante occidentale del Gran Sasso d’Italia, in prossimità del valico tra Campo Imperatore ed i Tre Valloni, ad una quota di 2117m slm, oltre il limite della vegetazione forestale, nel cuore del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga ed occupa un’area di 3500 mq. Fondato nel 1952 dal Prof. Vincenzo Rivera, docente di Botanica all’Università di Roma e primo Rettore dell’Università dell’Aquila, è attualmente gestito dal Dipartimento di Scienze Ambientali dell’Università dell’Aquila e dall’Ufficio Territoriale per la Biodiversità dell’Aquila (Ministero delle Politiche Agricole e Forestali), con la collaborazione del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga. Il giardino è stato riconosciuto di interesse regionale dalla Regione Abruzzo, ai sensi L.R. 9 aprile 1997 n. 35 “Tutela della biodiversità vegetale e gestione dei giardini ed orti botanici”.

Nel giardino alpino vengono coltivate le piante degli habitat altitudinali, che vivono oltre il limite del bosco, limitatamente al territorio del Parco Nazionale e Monti della Laga. L’ambiente è molto selettivo a causa delle bassissime temperature, dei venti spesso violenti e dell’elevato innevamento; la stagione vegetativa è brevissima, inferiore, in media, ai 130 giorni per anno. Le severe condizioni climatiche, permettono, quindi, la fruizione del giardino per un breve periodo; l’apertura al pubblico va dal 15 giugno al 15 settembre, tutti i giorni, compresi i festivi, dalle ore 10.00 alle ore 17.30. I visitatori sono numerosi.

Madonna delle Nevi

Benedetta da Papa Giovanni Paolo II

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La Chiesetta di Campo Imperatore, dedicata alla “Madonna della Neve” fu costruita nel 1934; restaurata nel 1992 dagli Alpini della Sezione Abruzzi. Il 20 giugno del 1993 fu benedetta da Papa Giovanni Paolo II: “ Carissimi fratelli e sorelle, E’ stato un incontro particolare quello nel quale ci è stata data l’opportunità di recitare l’Angelus nella suggestiva cornice del Gran Sasso, accanto alla Cappella che ho benedetto, semplice e graziosa, incastonata com’è nel maestoso paesaggio a me ben noto e caro.
Qui il silenzio della montagna ed il candore delle nevi ci parlano di Dio e ci additano la via della contemplazione, non solo come strada maestra per fare esperienza del Mistero, ma anche quale condizione per umanizzare la nostra vita ed i reciproci rapporti. Si sente oggi un gran bisogno di allentare i ritmi talvolta ossessivi delle nostre giornate. Il contatto con la natura, con la sua bellezza e la sua pace ci ritempra e ci ristora. Ma mentre l’occhio spazia sulle meraviglie del cosmo, è necessario rientrare in noi stessi, nella profondità del cuore, in quel centro della nostra persona, in cui siamo a tu per tu con la nostra coscienza. Lì Dio ci parla, ed il dialogo con Lui restituisce senso alla nostra vita”,estratto dalla lettera di Giovanni Paolo II agli Alpini della Sezione Abruzzo.

Il borgo di Assergi

Una storia che inizia tanto tempo fa

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Sulla cima di un’antica roccia, Assergi racconta la sua storia ad ogni passante. E’ una storia che inizia tanto tempo fa…….. Il villaggio sorgeva su un terreno con bellissima esposizione a mezzogiorno, e lontano dalle insidie della montagna, secondo alcuni, Assergi deriverebbe da un tal Sergio Capitano Romano. Le sue mura, le case in pietra, la sua bellissima Chiesa di Santa Maria Assunta e la solitaria torre dell’orologio, che segna da secoli il tempo che fugge, conservano ancora oggi la loro straordinaria bellezza.

Assergi infatti, non ha mai cambiato il suo assetto urbanistico originario, lo conserva dal momento in cui fu costruito in epoca medievale. Le sue mura costruite nell’XI secolo sono ancora oggi ben conservate e oggetto di restauro, a ricordo dei tempi in cui difendevano il paese dagli attacchi dei nemici, permettendo il passaggio solo in tre punti: la Porta Orientale, la Porta del Colle e la Porta del Rio. All’interno del borgo è possibile visitare ed ammirare la Chiesa di Santa Maria Assunta. Fu fondata nel 1150 dal Vescovo di Forcona come si legge in un’incisione all’interno: “D.O.M. Templum hoc B.V.M.dic. ab episcopo Forcon. dedic. Anno MCL” . La facciata della Chiesa di Santa Maria Assunta ricorda quella di Santa Maria di Collemaggio a L’Aquila. I rosoni che troneggiano sulle facciate di entrambe le Chiese sono molto simili. Sull’intera costruzione , troneggia un campanile costruito a doppia vela su due livelli.

San Pietro alla Jenca

Un piccolo borgo, una grande meraviglia

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San Pietro della Ienca è un piccolo borgo, vicino alle due frazioni di Assergi e Camarda, lungo la strada provinciale del Vasto. E’ adagiato sulla vetta di un colle, a circa 1100 metri, di fronte le maestose vette del Gran Sasso, che sembra proteggerlo con la su grandiosità. Il borgo è costituito da pochissime abitazioni in pietra, un tempo dimore di pastori, che fanno da corona all’antica chiesetta e al tradizionale fontanile pastorale. La Chiesa di San Pietro della Ienca è stata trasformata nel maggio 2011, in un santuario dedicato a Papa Wojtyla. Fu proprio l’amore che Papa Wojtyla aveva per questo piccolo borgo, che ne incentivò il recupero e il restauro. Numerose sono state le visite, ufficiali e private, compiute da Papa Giovanni Paolo II sul Gran Sasso. All’interno della Chiesa è custodita la reliquia “ex sanguine” del Beato Giovanni Paolo II donata al Santuario in segno della “presenza” spirituale del Papa. Attualmente la Chiesa è meta di pellegrini, attratti dal richiamo ambientale, artistico e spirituale.

Laboratori Nazionali del Gran Sasso

I più grandi laboratori sotterranei del mondo

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I Laboratori Nazionali del Gran Sasso dell’INFN sono i più grandi laboratori sotterranei del mondo dedicati allo studio di particelle elementari provenienti dal Cosmo. Le sale sperimentali sotterrane sono localizzate sotto il massiccio del Gran Sasso, in coincidenza con il Monte Aquila. Le strutture esterne sono ospitate ad Assergi, all’interno del Parco del Gran Sasso e Monti della Laga.

Lo strato di roccia del Gran Sasso protegge gli esperimenti dalla pioggia di particelle prodotte dall’interazione dei raggi cosmici con l’atmosfera. Le attività sperimentali sono dedicate allo studio dei neutrini e alla ricerca di materia oscura. Tali particelle per loro natura possono attraversare indisturbati i 1400 metri di roccia del Gran Sasso, fino a raggiungere gli apparati sperimentali.

Partecipano agli esperimenti oltre 950 scienziati provenienti da 30 paesi.

Il rifugio Duca degli Abruzzi

Immersi nello splendido ambiente naturale

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Il Duca degli Abruzzi è un rifugio di montagna raggiungibile solo a piedi con 40 minuti di facile cammino da Campo Imperatore (AQ), o da Prati di Tivo (TE) con una splendida traversata di 4 ore. Non offre grandi comodità ma è un luogo dove escursionisti, alpinisti e amanti della montagna potranno trovare ristoro e pernottare immersi nello splendido ambiente naturale che lo circonda.

Per info 3475255250

Il rifugio Garibaldi

Il suono del silenzio a 2230 mt.

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Il Rifugio Garibaldi, situato a quota 2230m, al margine di Campo Pericoli, in una zona denominata Conca dell’Oro, è costituito da due locali con ingresso separato.

Il primo, di 19.1 m2, è dotato di quattro brande metalliche a muro ribaltabili complete di materassi e coperte, di una branda a terra, di una stufa a cherosene, di un fornello a gas e attrezzature di cucina, di un tavolo con panche e sgabelli in legno. Inoltre c’è un soppalco in ferro e legno della capienza di dieci posti letto. In inverno è possibile accedervi attraverso il “passo d’uomo” installato sul tetto e chiuso da una botola metallica. Il secondo locale, di emergenza, di 8.25 m2, è sempre aperto ed è arredato con due brande metalliche a muro ribaltabili e con un soppalco in legno e ferro. Il rifugio è privo di acqua.

Il rifugio Garibaldi è di proprietà e gestito dal CAI SEZIONE L’AQUILA link http://www.cailaquila.it

Itinerari in Mountain Bike

Pedalare immersi nella natura

“Il Centro turistico Gran Sasso” è dotato di un parco bici per le diverse tipologie di attività, da poter affittare durante le giornate del periodo estivo Bici per bambini – Bici Front – Bici full Suspension – Bici a pedalata assistita. Inoltre è stata allestita un’area dedicata ai bambini e ai neofiti della mountain bike per stimolare l’equilibrio e le abilità motorie al fine di acquisire la tecnica necessaria per affrontare tutte le asperità presenti nei sentieri. Le escursioni sono a cura di Emanuele De Simone, Accompagnatore di Mountain Bike, Maestro di Sci di Assergi, cresciuto sulle piste sciistiche di Campo Imperatore, ha lavorato come operatore turistico nei punti informativi del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga per la ricezione turistica.